Prevenzione PRE-matura del viso: i consigli di un Istituto Specializzato
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Da sempre si sa che il nostro “modello di bellezza” sono le donne dello spettacolo, indirettamente acquisiamo quest’informazione nel nostro inconscio (e per alcuni anche nel conscio) guardando la televisione, uno smartphone o anche solo camminando per strada dove siamo bombardati dalle pubblicità. Tra le donne dello spettacolo ormai si vede di tutto: pentite del botulino, fatte e rifatte, rifatte male, rifatte bene, e, diciamoci la verità, poche, anzi pochissime che non hanno ceduto alla tentazione di “darsi una sistemata”.
La forza di gravità non è proprio una cosa da sottovalutare, senza un alito di vento anche una piuma arriva a toccare terra, figuriamoci le nostre guance, le pance, i glutei…
Il processo d’invecchiamento però non inizia a 40 anni ma ahimè dopo i 26 anni.
Citando un’affermazione di un noto chirurgo plastico si può dedurre il pensiero di uno specialista:
“Sul viso bisogna lavorare di prevenzione, non aspettate che il danno sia fatto!”
Quindi? Cosa si può fare per mantenere un bel viso senza diventare ridicole o peggio ancora “mostruose”?
Semplici regole per la prevenzione del proprio viso
La prima regola è la più semplice: bisogna sembrare una bella donna di 40-50-60 anni o anche più, portando i propri anni con fierezza. Rincorrere costantemente il mito dell’eterna giovinezza rischia di diventare un lavoro dispendioso di tempo, soldi ed energia per poi sentirsi dire i soliti commenti: è tutta rifatta!
La seconda regola è si riferisce agli alimenti: “noi siamo ciò che mangiamo”. La pelle riflette ciò che noi assumiamo. Quindi è consigliato l’utilizzo di poco, anzi pochissimo zucchero (parlando di alimenti addizionali), poco alcool (soprattutto per quanto riguarda i super alcolici) e cibi industriali, mentre via libera a verdura e frutta cruda e di stagione (l’organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda almeno 5 porzioni al giorno) e acqua, molta acqua.
La terza regola è l’autocura. Prendersi cura del proprio viso deve diventare un rituale quotidiano di bellezza. Struccarsi e pulire molto bene la pelle ed utilizzare prodotti che non contengano parabeni, petrolati, siliconi e tensioattivi.
Fatevi consigliare dalla Vostra estetista di fiducia, chi meglio di Lei che ha studiato la pelle e soprattutto la conosce bene, può consigliarvi?
La quarta regola sono i trattamenti che si possono fare negli Istituti Specializzati.
Cerchiamo di capire quali sono gli strumenti presenti oggi nel mondo dell’estetica e della medicina estetica che possano darci dei bellissimi risultati senza cambiarci i connotati:
1 – la più conosciuta tra i trattamenti non invasivi è sicuramente la radiofrequenza: è un trattamento che, stimolando la produzione di nuovo collagene, ha un effetto rimpolpante, il cosiddetto “lifting in pausa pranzo”. Va fatta per un minimo di 3 mesi con cadenza 7/15 giorni tra una seduta e l’altra. È un trattamento piacevole e rilassante ed è consigliato alle donne e agli uomini dai 30 anni in su.
2 – L’ossigeno terapia o le apparecchiature per la veicolazione transdermica. Questi trattamenti non sono invasivi e hanno come obiettivo quello di “spingere” (veicolare) il prodotto (es. acido ialuronico, vitamine, amminoacidi, etc.) in profondità sotto la pelle. Anche questo trattamento risulta gradevole. I risultati però tendono ad essere meno duraturi della radiofrequenza perché il prodotto si riassorbe velocemente all’interno del corpo. Va effettuato un trattamento alla settimana nella fase d’urto e poi uno al mese. L’effetto migliore si ha sulle piccole rughe.
3 – Peeling chimici. Sono delle pulizie del viso profonde, spesso hanno la funzione di illuminare e rendere la pelle più pulita, morbida e lenita. Normalmente si usano acidi specifici quali: salicilico, mandelico, glicolico e piruvico; a seconda delle esigenze del soggetto trattato.
4 – Microdermoabrasione. Questa tecnica ha la funzione di rendere la pelle più luminosa e morbida, si utilizza un’apparecchiatura che possiede un manipolo con 2 fori: da uno fuoriesce aria, polvere sottile e ossido di alluminio (ciò ha la funzione di alzare un piccolo strato corneo superficiale, lo strato dove sono presenti le cellule morte da asportare, levigando lo strato sottostante) mentre dall’altro c’è un piccolo aspiratore che raccoglie le polveri in eccesso insieme alle cellule morte.
5 – Biorivitalizzazione. La biorivitalizzazione non è altro che il “fratello invasivo” della veicolazione transdermica. Il principio è il medesimo, anche se i prodotti vengono iniettati attraverso l’uso di aghi. Conferisce alla pelle maggiore compattezza, tono e idratazione.
6 – Filler. Il filler è un riempitivo del tessuto sottocutaneo e spesso viene utilizzato per piccole zone specifiche del viso, corregge gli inestetismi come le rughe, iniettando il prodotto (spesso acido ialuronico) sotto la parte del derma da rimodellare.
7 – Fili riassorbibili. Sono utilizzati già da molti anni in chirurgia generale e cardiovascolare. Recenti studi sui materiali riassorbibili dal corpo umano hanno fatto si che prendessero piede anche in medicina estetica grazie ai fili di biostimolazione in PDO (polydioxanone) essi consentono di effettuare dei veri e propri soft-lifting andando ad aumentare la proliferazione dei fibroblasti (quindi produzione di nuovo collagene ed elastina), il sostegno e la stimolazione dei tessuti lassi. Questi fili vengono inseriti con aghi ipodermici sottili.
8 – Botox. La tossina botulinica A, opportunamente purificata è da sempre il maggior alleato della chirurgia estetica, essa serve per eliminare le rughe di espressione, anche se questa tossina, prodotta dal batterio Clostridium Botulinum, ha la funzione di bloccare l’impulso nervoso ai muscoli (non avviene contrazione), una cosa del tutto innaturale.
Con il passare degli anni, i Centri di Estetica Avanzata stanno letteralmente monopolizzando il mercato dell’estetica del corpo umano, infatti, si possono raggiungere risultati ottimali e soddisfacenti senza l’invasività di attrezzature mediche quali bisturi o aghi.
FORTUNATAMENTE il progresso ci porta a essere consapevoli che il “naturale” è bene e “l’innaturale”, ovvero ciò che va contro la natura o non ne fa parte, è male.
RispettiamoCi e soprattutto rispettiamo il mondo in cui viviamo.
Prevenire un inestetismo con piccoli accorgimenti è più economico e salutare che correggerlo dopo.
La professionalità in questo lavoro si acquisisce negli anni e con la passione per ciò che si ama.
Staff Centro Estetico Pearl'age
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